Luther Blissett
Luther Blissett è il frutto della 'realizzazione' d'un progetto di annullamento nell'opera, del 'nome' dell'autore; che assume una posizione, spesso, dominante l'opera stessa. Viene utilizzato, dagli anni novanta, da molti autori, performer, riviste underground e non, fanzine ed in rete e tra collettivi.
La Storia
Dal 1990 è la voce ufficiale di ETICA (sala convegni e mostre), onlus per un'ETICA DELL'ARTE. Presente con il Suo autorevole IMPRIMATUR: Dalla locuzione latina Nihil obstat quomines imprimatur, tradotta letteralmente, significa: non esiste alcun impedimento al fatto di essere stampato.
Questa espressione era utilizzata dall'autorità a ciò preposta dalla Chiesa cattolica per autorizzare la stampa di libri. Per brevità si usava riferirsi a tale autorizzazione semplicemente come Imprimatur. Tale pratica di censura preventiva della stampa fu codificata definitivamente il 4 maggio 1515 dalla bolla Inter Sollicitudines, emanata durante il V Concilio Lateranense rielaborando un'idea precedentemente espressa nel 1487 da Innocenzo VIII con la bolla Inter multiplices.
Le autorità preposte all'autorizzazione e al controllo e le misure repressive (dapprima consistenti nel rogo dei libri non autorizzati, in multe o nella sospensione delle attività per gli stampatori), variarono nel corso della storia della Chiesa.[1] Era una forma di censura preventiva non obbligatoria che, anche se non rilasciata, non impediva comunque la stampa.
L'indice venne abolito da papa Paolo VI il 4 febbraio del 1966, ma l'autorizzazione da parte dell'Ordinario del luogo alla stampa di libri, che trattano argomenti di fede o di morale e che vogliono qualificarsi come cattolici, è sempre necessaria ed è una garanzia per il fedele.
Il termine imprimatur è utilizzato, in senso lato, con il significato di autorizzazione a fare qualche cosa (esempio: ho ottenuto l'imprimatur da ...).
Note Bibliografiche
1^ Vittorio Frajese, La censura in Italia: dall'Inquisizione alla Polizia, Roma, Laterza, 2014, p. 16, ISBN 978-88-581-1100-0 Fonte: Wikipedia, l'enciclopedia libera on line.
Luther Blissett: con interventi e testi in diversi eventi ed opere:
940420 OPERAPERTA '94: ipertesto in formato cm 10,5 per 10,5 pgg.96 gialle e copertina azzurra, contenente nel risguardo un floppy da 3,5 formattato per MAC contenente (fails compressi), dell'ipertesto navigabile il testo e il materiale a documentazione della mostra proposta col titolo di 'OperapertA' per: Artisti a Pordenone seconda mostra d'arte contemporanea. Arte e realtà virtuali, il nuovo immaginario tecnologico a cura della rivista, La stanza Rossa: Documenti presentisti N© official voice: Luther Blissett, a cura ETICA sala centro studi presentista per le edizioni dell'ortica BO, autore Cd Taverna.
1995 E.H.Gombrich scrive: “Gli egizi avevano in gran parte disegnato ciò che sapevano che esisteva, i greci ciò che vedevano; nel medio evo l’artista impara a esprimere nella sua opera ciò che sente”.
950425 viene proposto: A UN PASSO DALL'ULTIMA META: cyberalbo in 19 tavole formato A4 con immagini in bianco e nero, e copertina in cartapaglia, numerato e firmato in originale dall'autore. E' il primo saggio di View Philosophy (filosofia visiva di cdt), con imprimatur di: Luther Blissett e viene presentato per la prima volta all'ECU (European Club Underground), a Rimini. Poi verrà presentato al salone comunale di Forlì in occasione del primo ArtForum ed al circolo Gramsci di Milano all'esposizione: 50 artisti per i 50 anni della liberazione; a Pordenone ad Arte e Realtà virtuali, il nuovo immaginario tecnologico ed a Bologna ad Artefiera. 951231/9601
950930/1001 Art Forum 1995 (qurantotto ore da vivere con l'arte; comprende tutto il centro storico di Forlì. dalla piazza Saffi, ai maggiori palazzi, il Comune, le Poste, palazzo Albertini, la Camera di Commercio, la Rocca di Ravaldino ed il chiostro di S. Mercuriale divengono sedi espositive), 950930/1001 cdt/Etica propone: ARTFORUM '95 il primo forum delle arti, ideato coordinato e diretto da Cd Taverna: quattrocentocinquanta artisti presenti e più di 500 gli autori rappresentati. ottiene l'Alto patronato della Presidenza della Repubblica e del Senato. E’ coniato uno speciale annullo dalle Poste Italiane con, per la prima volta un termine non italiano: Cyberart.
Per l'occasione viene pubblicata una cartolina a cura del circolo filatelico; realizzata numerata e firmata dall’autore CdTaverna presentata in occasione di: 48 ore da vedere, 48 ore di connessione in rete/Internet: come sponsor Telecom Italia.
Viene presentata ufficialmente la Cyberart (viene reso pubblico il manifesto a cura cdt). ETICA è in rete grazie alla LINK. La stampa nazionale, definisce Taverna: Il profeta della cybeart.
Performance presso La Casa dell'Arte: Rosignano Marittima LI 1997
Performance presso 970907 CasaMori Montescudaio PI Ri/tratto-flesso-pato-logico
Cura il Catalogo con Bruno Sullo di Arte di Fatto 971213/971228 @ Rosignano Marittimo LI
Arte di fatto (971213/971228), mostra promossa da assessorato alla cultura di Rosignano marittima, Livorno curata da La Casa dell’Arte, curatore mostra e catalogo Bruno Sullo, testi di Luther Blissett, Performance a I vantaggi della difficoltà (PSI 971213) e (PSI 980514/15), Passi d’artista, Firenze, performance
(PSI 980418) Psico soma icona per Ivano Vitali nella foto) Palazzo Pitti; L'autore è pervenuto in poco tempo ad una maturità stilistica, ove convergono e si compenetrano efficacemente contenuto e tecnica. La simbiosi pittorica di tali componenti offre ‘visivamente percepibile’ il messaggio ideologico filosofico-umanistico insito nel suo discorso; un discorso iniziato da Taverna da molti anni e coerentemente si è poi arricchito d’ esperienze umane, sociali e linguistiche. L’impostazione dia-logica del reale contesto d’ogni opera proposta è sapientemente dimensionata in favore d’una chiara fruizione dei messaggi impliciti. Essa si avvale d’un equilibrio formale plastico che accompagna verso la lettura complessa e simbolica dei temi. Realtà sociale ed individuale si alternano, si contrappongono e convivono nella dialettica di ricerca sia d’interrogativi esistenzali che di vissuti quotidiani. Consapevole e compartecipe d’un contesto sociale, Taverna ha incuriosito interessando le cronache ed attirando l'attenzione del pubblico spettatore-attore con l'originalità di una iniziativa anticipatrice della
street art, (operazione ripresa nella locandina dell'antologica nella foto, dedicatagli dalla provincia a Palazzo Guasco), realizza una serie di dipinti/graffiti sulle saracinesche di alcuni negozi; considerate l'espressione dell'inconscio collettivo urbano. Una profezia laica per ogni tempo? Secondo Taverna l'essere umano, può trovare in se stesso, la soluzione al progetto di vita, che solo assieme possiamo realizzare che ognuno abbracci se stesso per goderne tutti, imparando ad imparare. CdTaverna propone opere che definisce apporti; spesso i suoi apporti anticipano modalità espressive. La stampa lo definisce negli anni ‘90: "Il profeta della cyberart", non è difficile crederlo osservando gli apporti realizzati su poliestere da 70 micron, tenuti in 'tensione' da molle d'acciaio tra tubi plastici. Parola d'ordine sempre: "Per un'etica dell'arte", contro ogni effetto placebo, che rende la vita, una realtà virtuale, dove 'tutto' è frutto di suggestioni. L'opera di Taverna la comprendiamo con Beuys, quando sostiene che l'arte: “possiede carattere terapeutico, curativo.
La comunicazione diventa reale, quando supera tale frequenza e raggiunta quella spirituale, si concretizza nell'azione creativa”. A Casa Mori, Montescudaio Pisa (PSI 980620), La casa dell‘arte di Livorno e La casa dell‘arte di Forlì. Piazzacolori Artforum (950929/101 961025/1117 980514/15); ; Invitato al primo
convegno nazionale Performance art alla Vecchia Limonaia a villa Strozzi, Firenze (1998), propone: Alterità (nella foto), primo esempio di Confort art. L’immagine è prima idea, poi pensiero e diviene forma, quando il desiderio diviene necessità e la coscienza lo permette, allora precipita sul piano del reale e si realizza divenendo attraverso la forma pensiero: la neo realtà: questa è Realtà Virtuale, la creatività è realtà virtuale in divenire perenne. Come ebbe modo di dire Marcel Duchamp, nel 1911, l’autore o artista bisogna che prenda possesso del sistema di comunicazione: parlava di arte postale, della quale è idealmente il nonno, mentre Ray Jonson ne è il padre indiscusso. Per qualcuno Luther Blissett è lo zio anglo-italo-americano. L'Apporto su tela, alga, di cdt viene utilizzato (1999) come copertina del libro Goccia di Fiume edito a Firenze. Gli apporti di Taverna divengono bodyWorking, scultura sociale healingart e la sua arte-etica/sanante o Confort art diviene agire non su materiali come grasso e argilla; ma agisce su un'energia dinamica, con un movimento preciso, mai lo stesso, efficace ai livelli dei sentimenti e psiche; utilizza un 'materiale' fondamentale per la vita, associato alla creazione, all'arte: l'essere umano, il corpo ed i suoi 'segni'. I processi 'animici' stanno in rapporto di reciproca influenza con quelli fisiologici.
Frequentemente l'opera di cdtaverna si avvale di testi ed imprimatur: Luther Blissett lo pseudonimo apparve (forse ufficialmente, ma è presente a Forlì, Milano e ad Alessandria dal 1990), per la prima volta in Italia, si dice a Bologna, nel 1994 quando alcuni attivisti culturali iniziarono ad usarlo per denunciare la superficialità e la malafede del sistema mass-mediatico. È divenuto celebre con il romanzo Q pubblicato nel 1999.
Con azioni, sabotaggi, performance, manifestazioni, pubblicazioni, video, trasmissioni radiofoniche di e su Luther Blissett, il nome collettivo si diffuse in fretta in altre città europee come Roma e poi Londra, fino anche in Germania, Spagna e Slovenia[1]. Sporadiche apparizioni di Luther Blissett si sono avute anche in Canada, Stati Uniti e Brasile.
Lo pseudonimo è stato ricavato da quello del centravanti inglese di origine giamaicana Luther Loide Blissett, ingaggiato dal Milan alla metà degli anni ottanta. Allo scopo di renderlo un'icona pop viene anche costruito e diffuso un volto fittizio, ad opera di Andrea Alberti e Edi Bianco, nel 1994[2].
Nel 2000, dalla sezione bolognese del Luther Blissett Project, alcuni autori letterari formano il collettivo Wu Ming.
Luther Blissett Project in Italia
In Italia, tra le numerose azioni firmate da Luther Blissett si elencano:
Una serie di "derive psicogeografiche" collettive, pratica di derivazione situazionista, coordinate per via radiofonica dalla trasmissione Radio Blissett a Roma e a Bologna. Durante una di queste derive realizzata sulla rete tranviaria romana il 18 marzo 1995 i carabinieri fermano una ventina dei circa cento partecipanti all'evento e quattro di loro vengono in seguito processati per resistenza e oltraggio.
Realizzazione di alcuni numeri della fanzine Luther Blissett. Rivista di guerra psichica e adunanze sediziose.
Performance di "teatro situazionautico" - non "situazionistico" come a volte si legge. (1995 /1996)
Pubblicazione di una serie di libri, tra cui Mind Invaders e Totò e Peppino e la guerra psichica.
Prende parte a Disordinazioni, progetti sull'intervento urbano.
La beffa alla Arnoldo Mondadori Editore: nel 1996 alcuni aderenti al progetto forniscono alla casa editrice Mondadori, interessata a sfruttare commercialmente il fenomeno mediatico, alcuni testi alla rinfusa tratti da internet e conditi di banalità sociologiche, che Mondadori pubblica spacciandole per "il manifesto delle nuove libertà".
La beffa a Chi l'ha visto: nel 1995 l'artista inglese Harry Kipper scompare nelle campagne friulane, mentre è impegnato in un giro di "turismo psicogeografico". La trasmissione Chi l'ha visto? si interessa del caso, ma Harry Kipper non esiste.
La bufala Naomi: nel 1995 il quotidiano Il Resto del Carlino pubblica la notizia della presenza a Bologna della modella Naomi Campbell per effettuare un intervento estetico. È tutto falso.
Il 17 dicembre 1996, si tenne, presso il Cinema Imperiale di Guidonia, un convegno sull'ambiente, con la partecipazione di amministratori locali, del mondo associativo e di numerosi cittadini. Quel giorno, venne letta la relazione firmata come Luther Blissett (ordinario di Psicogeografia all'Università di Roma), naturalmente assente all'incontro ma latore comunque di un interessante punto di vista sulla cosiddetta “Fascia di scarto”[3].
La beffa a Don Gelmini: nel 1997 molti quotidiani italiani pubblicano la notizia dell'arresto di Pierino Gelmini, discusso fondatore di alcune comunità di recupero per tossicodipendenti. La notizia, diffusa da Luther Blissett, è però destinata a tramutarsi in realtà dopo dieci anni, con la vicenda reale del prete indagato.
I sacrifici satanici di Viterbo: tra il 1995 e il 1997 i quotidiani di Viterbo denunciano la pratica di messe nere e di sacrifici carnali nella zona. I giornali condiscono di dettagli le azioni dei satanisti e la notizia finisce anche su Studio Aperto, dando origine ad una psicosi collettiva nella città laziale. La rivendicazione della colossale beffa viene fatta da Luther Blissett durante Tv7, il settimanale del TG1.
La diffusione della falsa notizia del suicidio di Susanna Tamaro, allora all'apice della popolarità dopo la pubblicazione di Va' dove ti porta il cuore.
La pubblicazione del pamphlet Lasciate che i bimbi, saggio che analizza il caso del linciaggio mediatico del satanista bolognese Marco Dimitri, ingiustamente accusato di violenza carnale ai danni di minore, per denunciare come l'ombra della pedofilia scateni un'isteria collettiva facilmente manovrabile.
Nel 1999 l'artista serbo Darko Maver viene selezionato alla Biennale di Venezia per esporre alcune sue opere; prima dell'esposizione, viene annunciata la morte dell'artista sotto un bombardamento NATO. La Biennale decide di allestire comunque una galleria postuma, ma in realtà Darko Maver non è mai esistito e la beffa viene rivendicata dal Luther Blissett Project, da cui per l'occasione germoglia un nuovo gruppo, 1100101110101101.ORG.
Nel 1999 esce per Einaudi a firma Luther Blissett il romanzo storico Q, che riscuote grande successo di pubblico e critica e viene tradotto in varie lingue.
Nel 1999 Luther Blissett è il Direttore di Museoaperto.
Nel 1999, al termine del piano quinquennale del Luther Blissett Project, i nuclei storici del progetto eseguono un suicidio rituale, o seppuku simbolico. L'evento sarà commemorato nel CD Luther Blissett: The Open Pop Star (WOT4, 2000).
Nel 2000 viene lanciato da Vittorio Baccelli il progetto di mail art luther blissett eXperience al quale partecipano oltre 300 mail-artists da tutto il mondo.
Il 30 settembre 2015, Luther Blissett rivendica la beffa a Ryanair che annunciava la volontà di imbarcare sui propri aerei profughi senza permesso di soggiorno[4].
Leggende su Luther Blissett
Secondo l'artista grafico ed editore Piermario Ciani (1951-2006, tra i primi a parlare di Blissett in Italia), è stato "architettato tra Bologna e Rovigo, con la complicità di un vecchio artista postale in disuso" - Alberto Rizzi, che compare come personaggio in Q (Adalberto Rizzi detto "Frate Pioppo" - e in tutti i successivi romanzi di Wu Ming), ma partorito in Friuli nel dicembre del 1994.
Alcuni intellettuali hanno ravvisato in Luther Blissett delle coincidenze con il pensiero di Umberto Eco. Il settimanale tedesco Der Spiegel, nel numero del 26 maggio 1997, trattando del dinamismo di Blissett in Germania, indicava apertamente Umberto Eco tra i precursori del progetto. Nello stesso anno, veniva pubblicato sul web un pamphlet anonimo firmato "KMA", intitolato Il nome multiplo di Umberto Eco[5], pubblicazione anti-Blissett ascrivibile al cospirazionismo di estrema destra.[senza fonte] Dopo l'uscita del romanzo Q firmato da Luther Blissett, si riaccese l'interesse della stampa; alcuni giornalisti contattarono Eco domandandogli se fosse lui l'oramai famoso Luther Blissett e per avere chiarimenti riguardo alle problematiche sollevate dal volume, ma lo scrittore italiano smentì di essere tra coloro che hanno utilizzato il nome multiplo, circostanza smentita e ridicolizzata anche dagli autori del romanzo e dall'intero Luther Blissett Project.
Curiosità
A detta del collettivo di scrittori Wu Ming, nell'ispirare la nascita del Luther Blissett Project avrebbero avuto un ruolo fondamentale la visione di Colpo secco e in particolare il personaggio di Reggie Dunlop interpretato da Paul Newman. La vicenda viene narrata nell'articolo intitolato "Di come Colpo secco ispirò una rivoluzione culturale sfociata nel fare i librai per Mondadori[6]. L'intervistatore è il professor Henry Jenkins, titolare della cattedra di studi comparativi sui media al MIT di Boston. Poche ore dopo la morte di Paul Newman, sulla homepage del sito ufficiale di Wu Ming è apparsa la dedica: "To the beloved memory of Reggie Dunlop, 1926-2008".
Nel romanzo La verità dell'Alligatore di Massimo Carlotto compare una Luther Blissett, una donna esperta di terrorismo culturale.
Il romanzo Almost Blue di Carlo Lucarelli contiene diversi riferimenti al Luther Blissett Project bolognese, necessari all'andamento della trama.
Luther Blissett fa alcune apparizioni nel romanzo Destroy di Isabella Santacroce.
Pubblicazioni a firma Luther Blissett[modifica | modifica wikitesto]
Luther Blissett, Guy Debord è morto davvero, Crash Autoproduzioni, Cayenna Outgestita, Feltre 1995
Luther Blissett, Mind Invaders. Come fottere i media. Manuale di guerriglia e sabotaggio culturale, Roma, Castelvecchi, 1995, ISBN 88-86232-50-0. URL consultato il 3 luglio 2010.
Luther Blissett e Stewart Home, Green Apocalypse, Unpopular Books, Londra 1995
Luther Blissett, Totò, Peppino e la guerra psichica - Materiali dal Luther Blissett Project, 1ª ed., Udine, AAA edizioni, 1996, ISBN 88-86828-00-4. URL consultato il 3 luglio 2010.
Luther Blissett, Net.gener@tion: manifesto delle nuove libertà, Milano, Mondadori (Oscar narrativa), 1996 - ISBN 88-04-41473-1
Luther Blissett, Anarchist Integralism: Aesthetics, Politics and the Après-Garde, Sabotage Editions, Londra 1997
Luther Blissett, Lasciate che i bimbi... pedofilia, un pretesto per la caccia alle streghe, Castelvecchi, Roma 1997. ISBN 8882100332.
Luther Blissett, Q, Torino, Einaudi, 1999, ISBN 978-88-06-15572-8.
Luther Blissett, Nemici dello Stato: Criminali, "mostri" e leggi speciali nella società di controllo, Roma, DeriveApprodi, 1999, ISBN 88-87423-05-9.
Luther Blissett y otros autores, Los Papeles de la Huelga de Arte 2000-2001, Barcellona 1999
Luther Blissett, Pánico en las redes, Literatura Gris, Madrid 2000
Luther Blissett, Totò, Peppino e la guerra psichica 2.0, 2ª ed., Torino, Einaudi, 2000, ISBN 978-88-06-15411-0.
Luther Blissett, Sonja Brünzels, Autonome a.f.r.i.k.a. gruppe, Comunicazione-guerriglia. Tattiche di agitazione gioiosa e resistenza ludica all'oppressione, DeriveApprodi, Roma 2001. ISBN 8887423504.
Luther Blissett e Cyrano Autogestito (a cura di), McNudo. Cento buone ragioni per stare alla larga da McDonald's, Stampa Alternativa, Viterbo 2001
Luther Blissett (a cura di), Cyberunderground, Edizioni Simone, Napoli 2001
Luther Blissett, The Invisible College, Edition Selene, Vienna 2002
Luther Blissett, Vangelo Nichilista, 2008.
Luther Blissett, Il Luther Blissett Project a Roma 1995-1999, Roma, Rave Up Books, 2015.
Musica[modifica | modifica wikitesto]
Musica scritta da/per Luther Blissett[7]:
1995 - Luther Blissett: The Original Soundtracks, musiche composte da Le Forbici di Manitù(Alchemax/Vox Pop)[8]
1999 - Klasse Kriminale, Sham 69 and Luther Blissett United in Struggle!
2000 - Luther Blissett, The Open Pop Star[9]
2009 - Luther Blissett, Tropic of Cancer[10]
2009 - Luther Blissett, Nice Times[11]
Controversie
Nel 1997 la Casa Editrice Castelvecchi pubblicò a nome del collettivo Luther Blissett il libro Lasciate che i bimbi. Pedofilia: un pretesto per la caccia alle streghe. Il libro fece scandalo per il modo in cui venne trattato il tema della pedofilia, tanto da essere accusato di pedofilia, censurato sulla rete civica romana e messo all'indice dall'associazione "Telefono Arcobaleno" di Fortunato Di Noto, un sacerdote da anni in lotta contro la pedofilia[12].
All'interno del libro venne affrontata la vicenda giudiziaria di Marco Dimitri e dei Bambini di Satana, risoltasi in un'assoluzione generale dopo anni di indagini e di processi. Il pubblico ministero di quell'inchiesta - Lucia Musti - venne pesantemente attaccata dal collettivo, tanto da intentare una causa civile per danni contro la casa editrice e i due internet provider che avevano diffuso in rete il libro. Al processo la Castelvecchi presentò un documento dal quale risultava che a nome del collettivo Luther Blissett il contratto per la pubblicazione era stato firmato da Roberto Bui (in seguito Wu Ming 1). Di conseguenza, anche quest'ultimo venne citato in giudizio.
Il 14 giugno 2001 il Tribunale Civile di Bologna condannò per diffamazione la Castelvecchi e i due internet provider, ingiungendo loro di rifondere alla Musti la somma di ottanta milioni di lire, trenta dei quali in carico alla casa editrice. Bui venne condannato in concorso con la Castelvecchi a rifondere il 50% della somma ad essa attribuita[13].
Bibliografia
Opere su Luther Blissett
(EN) Marco Deseriis, Lots of Money Because I am Many: The Luther Blissett Project and the Multiple-Use Name Strategy, in Cultural Activism: Practices, Dilemmas and Possibilities, Amsterdam, Rodopi B.V., 11 marzo 2011, p. 261.
Gilberto Centi, Luther Blissett: l'impossibilità di possedere la creatura una e multipla, Synergon, Bologna 1995
Vittorio Baccelli, Luther Blissett dossier, autoprodotto, 1997
AA.VV., Piermario Ciani, Dal Great Complotto a Luther Blissett, AAA Edizioni, Bertiolo (UD) 2000
Andrea Grilli (a cura di), Luther Blissett, il burattinaio della notizia, Punto Zero, Bologna 2000
Luca Damiani, Bufale. Breve storia delle beffe mediatiche da Orson Welles a Luther Blissett, Castelvecchi, Roma, 2004. ISBN 9788876150241
Luca Muchetti, Storytelling. L'informazione secondo Luther Blissett (ZIP), Milano, Arcipelago Edizioni, 2008, ISBN 978-88-7695-376-7. URL consultato il 3 luglio 2010.
Marco Tomassini, Tattiche di mitopoiesi. Guida impossibile al Luther Blissett Project, Genova, ECIG, 2013. ISBN 9788875443009
Articoli su riviste[modifica | modifica wikitesto]
Transgressions: rivista internazionale di esplorazione urbana (1995)
Luther Blissett - Rivista Mondiale di Guerra Psichica e adunate sediziose (1995)
Quaderni Rossi di Luther Blissett (1998)
Note[modifica | modifica wikitesto]
1^ Deseriis
2^ Deseriis, p.70
3^ Luther Blissett e la Fascia di Scarto
4^ La Stampa, La bufala di Ryanair che fa volare i profughi senza visto, lastampa.it.
5^ Il nome multiplo di Umberto Eco, geocities.com. (archiviato dall'url originale il ). (seconda copia archiviata il ).
6^ Intervista alla Wu Ming Foundationprima e seconda parte
7^ Indice sonoro su lutherblissett.net
8^ "Luther Blissett: The Original Soundtracks": musiche composte da "Le Forbici di Manitù"
9^ "Luther Blissett, The Open Pop Star", il cd definitivo di Luther Blissett
10^ "collegamento al video su youtube"
11^ "collegamento al video su youtube"
12^ Marco Trotta, Il libro dello scandalo, dal sito Zero in Condotta, 18 gennaio 2002
13^ Luigi Spezia, La pm Musti batte Luther Blissett, in La Repubblica, 11 dicembre 2001, Testo della sentenza del Tribunale Civile di Bologna, dal sito www.ecn.org.